Descrizione

John Lane, Blues dell’Antropocene, Prima traduzione italiana di Lorenzo Mari e Federica Cremaschi, Postfaz. di Matteo Meschiari – giugno 2024

«In John Lane, le pratiche del mappare e del tradurre luoghi sono il cardo e il decumano di un appaesamento durato una vita, attraverso esplorazioni parallele e incrociate nei suoi landscape, mindscape e wordscape locali. La sua attitudine esplorativa ha trovato una formula penetrante perché rimane in bilico tra analisi capillare, biologica, minerale del dettaglio e intuizione cosmografica, sguardo vasto, respiro. In particolare, forse più della non fiction e del memoir, sono proprio i suoi versi a raccogliere brillamenti indelebili, perché tra sistole e diastole temporale, tra microscopio e telescopio scrutinanti, Lane riesce sempre a comunicare la realtà più profonda che ogni “naturalista”, nel senso che dava Seamus Heaney a questa parola, conosce: ogni geografia ne contiene molte altre, ogni paesaggio è un labirinto di paesaggi. In Anthropocene Blues, il naturalista di Heaney diventa geologo, un esploratore quasi vittoriano, autoironico, che sa leggere il Tempo Grande nel granello di sabbia, nello strato litico, e che, quasi per errore o leggerezza, mette in interferenza la scala geologica con quella biologica di uccelli, mammiferi e umani. L’Antropocene, per Lane, è ovviamente l’età irredimibile del collasso cognitivo, del disastro ambientale, dell’estinzione multipla di specie e culture, ma è anche una rovina da cui si leva a colpi di vento una specie di blues terrestre, malinconico ma resistente, disperato ma fiero».

(Dalla Postfazione di Matteo Meschiari)

THE GEOLOGIST SCRUTINIZES DINOSAURS IN THE ANTHROPOCENE

Pigeon genetic warriors strutting
through the Zagreb train station!
One impressive bobbing
global tribe. Pigeon nation take pride –
You have carried the heavy load
of your genes forward to reach the next eon.
You have arrived in your gray blazer
with ascot the color of shale, sorting
among the first crumbs of climate disruption –
Pink feet steady on the gritty pavement,
a small dot of pigment on your nose,
the jewelry of evolution, biological expression
adding a white dot on your skull’s crown.
That nodding head, I could pick out
among a thousand competing avian species,
and yet you give me only a single comment –
A dab of green shit deposited after eye contact –
You – lowly, diminished neoaves –
I know where we will spend tonight
but not a night sixty-five million years from now –
Our rich niche secured by our own pecking.

IL GEOLOGO ANALIZZA I DINOSAURI DELL’ANTROPOCENE

Piccioni genetici guerrieri attraversano
impettiti la stazione di Zagabria!
Un’impressionante tribù globale
dondolante. Nazione dei piccioni, tuo è l’orgoglio –
Hai portato il pesante fardello
dei tuoi geni fino a raggiungere l’eone successivo.
Il tuo arrivo è in giacchetta grigia
e cravattino color argilla, per fare
cernita delle prime briciole del dissesto climatico –
Le zampe rosa in presa sicura sul selciato ruvido,
un puntino pigmentato sul naso,
il gioiello dell’evoluzione, espressione biologica
che aggiunge un punto bianco in cima al tuo cranio.
Quella testa che annuisce, la potrei riconoscere
tra mille specie aviarie concorrenti,
e tuttavia mi lasci un unico commento –
uno spruzzo di cacca verde deposta dopo un’occhiata –
Tu – umile neoaves minore –
Io so dove troveremo alloggio stanotte
ma non una notte tra sessantacinque milioni di anni –
Una ricca nicchia che anche noi ci assicuriamo becchettando.

(Estratto da J.L., Blues dell’Antropocene, p. 62)

John Lane è professore emerito di Environmental Studies presso il Wofford College di Spartanburg (South Carolina), dove ha fondato e diretto il Goodall Environmental Studies Center. È autore di più di una dozzina di libri di poesia e prosa, con i quali ha vinto diversi premi, come il Louisville Review Prize e il Prairie Schooner’s Glenna Luschei Award; il suo Abandoned Quarry: New and Selected Poems ha vinto il SIBA (Southeastern Independent Booksellers Alliance) Poetry Book of the Year nel 2012. Inoltre, con il libro di non fiction Coyote Settles the South (2017) è stato tra i quattro finalisti della John Burroughs Medal, con la nomina da parte della Burroughs Society a “Nature Books of Uncommon Merit”. Attivo ambientalista, Lane è stato nominato “Clean Water Champion” dalla Upstate Forever e “Water Conservationist of the Year” dalla South Carolina Wildlife Federation. Nel 2014 è entrato nella South Carolina Academy of Authors. È stato tra i co-fondatori, insieme con la moglie Betsy Teter, dello Spartanburg’s Hub City Writers Project.

Ph. Lamantica Click