Descrizione
Giulio Maffii, Il ballo delle riluttanti, novembre 2015 - ESAURITO
Il ballo delle riluttanti possiede elementi profondi e direi conturbanti, che rimandano alla composizione musicale. Mi riferisco proprio alla necessità di dover raccontare l’esclusione, l’esclusione dalla vita, dalla realtà, dal senso, infine dalla possibilità di raccontare perfettamente. Questa esclusione porta a un accanirsi espressivo, e forse qui ha origine la necessità della parola poetica: quel dover dire, senza poter dire. Il rischio, l’abisso, è il silenzio. Finché non ci accorgiamo che qualcosa ci protegge, ci aspetta, ci porta in un’altra dimensione, proprio quando raggiungiamo il limite estremo delle parole. Ma cosa succede allora? Che cosa interviene? Tale angelo, tale ancora di salvezza, deus ex machina, è la musica.
(Dalla prefazione di Giovanni Peli)
Questo chiodo piantato
tra la gola e la parola
la sterpaglia degli oggetti
e qualcuno si attardava alla vostra
voce
vi compenetrava
si faceva vivo
La preveggenza e gli oroscopi
sono stati un azzardo
niente più
l’essenza di una inutile battaglia
Ci siamo persi nel punto non
geometrico
La parola vola sotto traccia
deflagra quel che resta
senza faccia
(Il ballo delle riluttanti, cit., p. 15)
Giulio Maffii ha diretto la collana di poesia contemporanea per le Edizioni Il Foglio, è redattore della rivista “Carteggi Letterari”. Ha pubblicato L’umiltà del poco (2010 Akkuaria), L’odore amaro delle felci (2012 Ed. della Meridiana) con cui ha vinto il premio Sandro Penna per l’inedito, Agli zigomi delle finestre (2013 E.P.C), la raccolta di racconti La caduta del tempo (2008 Il Foglio). Suoi lavori sono stati tradotti in spagnolo, inglese e romeno. Nel 2013 è uscito per Marco Saya Edizioni il saggio breve Le mucche non leggono Montale. Nel 2014, dopo aver vinto il Premio Castelfiorentino con Arische rasse. - Novella di guerra -, ha pubblicato per lo stesso editore Misinabì. Sempre nel 2014 un suo saggio, “L’Io cantore e narrante dagli aedi ai poeti domenicali: orazion picciola sulla parabola dell’epos”, è stato pubblicato da Bonanno Editore nel volume Con gli occhi di Giano. Narrazioni e unità delle scienza umane.
Foto di Fabiana Zanola